Una sterminata domenica
Un film di Alain Parroni
Una sterminata domenica, film diretto da Alain Parroni, racconta la storia di un triangolo amoroso, nato in estate, tra Alex, Brenda e Kevin (Enrico Bassetti, Federica Valentini e Zackary Delmas), che con le prime piogge autunnali si trasforma in qualcos'altro di più impetuoso.
I tre adolescenti vivono tra la provincia e il centro palpitante di Roma. Quando Brenda scopre di aspettare un bambino da Alex, i tre ragazzi si ritrovano per la prima volta a confrontarsi con le improvvise responsabilità date da una vita adulta. Alex inizierà a lavorare per un tuttofare della sua zona, mentre Kevin, il terzo incomodo della coppia, è senza un lavoro e intento solo a girovagare. Proprio questa sua grande disponibilità dei tempo lo porta a trascorrere più tempo con Brenda. La gravidanza, però, metterà a dura prova non solo la loro indipendenza e la loro voglia di libertà, ma anche la loro sofferenza come outsider sociali.
Con Enrico Bassetti Zackary Delmas Federica Valentini Lars Rudolph
Produzione: Italia , 2023 , 115min.
Alex Parroni cerca con sincerità di raccontare le sensazioni che albergano nell'animo dei suoi protagonisti ma alcuni elementi ne complicano la riuscita.
Se si guarda alla biografia del regista, qui al suo primo lungometraggio, si comprende che ciò che lo anima è un bisogno profondo di raccontare un disagio generazionale collocandolo in una precisa dimensione socio culturale che sa di conoscere. Non gli mancano, grazie al percorso professionale seguito, le doti di ripresa e di montaggio necessarie per portare sullo schermo il vuoto quasi pneumatico che soffoca i suoi protagonisti. Ha anche una notevole abilità di casting perché i suoi tre attori protagonisti (Federica Valentini, Enrico Bassetti e Zackari Delmas, che meritano la citazione) portano sulle loro già sufficientemente ampie spalle l'intera vicenda.
È proprio quindi per tutte queste qualità che spiace dover rilevare alcuni elementi che finiscono con il costituire una non trascurabile zavorra per il film. Il più rilevante è legato alla colonna sonora. All'uscita dalla proiezione ufficiale alla Mostra di Venezia uno dei commenti più diffusi era legato al fatto che per capire gran parte dei dialoghi chi lo sapeva aveva dovuto ricorrere ai sottotitoli in inglese. La presa diretta dà verosimiglianza al cinema ma qualche volta può diventare un boomerang finendo con il creare difficoltà a chi vorrebbe entrare consapevolmente nella narrazione.