
Thelma
Un film di Josh Margolin
Thelma, il film diretto da Josh Margolin, ha per protagonista Thelma Post (June Squibb), una vedova di novantatré anni che vive sola e che un giorno riceve una telefonata.
Si tratta di un truffatore che dopo averle estorto un'ingente somma di denaro spacciandosi per suo nipote, sparisce nel nulla. Quando Thelma scopre l'inganno va su tutte le furie e decide di recuperare ciò che le è stato rubato. È una donna forte e determinata e quando decide una cosa, la porta a termine costi quel che costi.
Il suo obiettivo è quello di trovare il delinquente che ha approfittato della sua generosità e vendicarsi. Si arma di coraggio e di un motorino e parte alla ricerca dell'impostore. Inarrestabile, la novantatreenne si prepara a vivere un'avventura che ha dell'incredibile per una donna della sua età.
Con June Squibb Fred Hechinger Parker Posey Clark Gregg Richard Roundtree Annie O'Donnell Ruben Rabasa
Produzione: USA , 2024 , 97min.
«Non pensavo di vivere così a lungo» confessa Thelma a Danny, che si preoccupa per lei e la vorrebbe sempre al sicuro tra le mura di casa. Invece l'età media si è alzata e persino il cinema ha capito che non può più mandare le attrici in pensione a quarant'anni.
La terza età è una risorsa creativa e, più prosaicamente, è anche un pubblico quantitativamente importante, che merita di vedersi rappresentato sullo schermo.
L'opera prima di Josh Margolin, ispirata alla figura della vera nonna del regista (e girata nel suo vero appartamento, per le scene che lo prevedono), mette l'anziana signora al centro del racconto e costruisce attorno al suo corpo e alla sua età più che avanzata niente meno che un'action-comedy intelligente e inclusiva, che parla a pubblici generazionalmente diversi. Come un vecchia zia che ne ha viste tante, Thelma conta infatti al suo arco una frecciatina affettuosa e appuntita per chiunque ne abbia bisogno: per chi non vede la voglia di vivere dietro la difficoltà nei movimenti, ma anche per chi non accetta i propri limiti; per chi non si accorge della solitudine e dell'abbandono, ma anche per chi è iperprotettivo e paralizza giovani e anziani fornendo un'assistenza continua e non richiesta. Discorsi seri, attraversati dal film con ostinata leggerezza, tanto che la scena più terribile coincide con quella più comica in assoluto, complice un accidentale colpo di pistola.
Si scherza su tutto, dagli inseguimenti tipici dei film d'azione, che qui si svolgono a passo d'uomo nei corridoi del ricovero, alla memoria che è un lontano ricordo, alle morti terribili dei coetanei di Thelma, ai difetti che non passano e anzi con l'età peggiorano (per cui Ben può parlare per ore dei meloni della mensa), ma tutto diventa anche occasione narrativa, fonte di umorismo o di piccoli colpi di scena. L'unica cosa su cui non si scherza è l'affetto tra nonna e nipote: la novantaquatrenne June Squibb e il giovane Fred Hechinger nei panni dello spaesato Danny, sono una coppia cinematograficamente riuscita, al centro di una tenera e quotidiana missione impossibile.


