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Paris, Texas

Un film di Wim Wenders

Paris, Texas è un film del 1984 diretto da Wim Wenders.
In una vasta zona desertica, nei pressi del confine tra Messico e Stati Uniti, un uomo vaga senza meta. Stremato, entra in un bar di una stazione di servizio e cade in terra svenuto. Subito viene soccorso da un medico, che gli chiede informazioni: il vagabondo potrebbe raccontare che si chiama Travis (Harry Dean Stanton) e che è divorato dal rimorso e dal senso di colpa nei confronti del figlioletto Hunter e della moglie Jane (Nastassja Kinski), che aveva tormentato con la sua gelosia.
Potrebbe raccontare, ma è chiuso in un mutismo totale. Il dottore fruga allora nelle tasche di Travis e trova un foglietto sgualcito: è l’indirizzo del fratello Walter (Dean Stockwell). Da Los Angeles Walt si mette in viaggio per riprendersi il fratello e durante il ritorno sono vani i tentativi di dialogo: a stento pronuncia “Paris, Texas". I due fratelli arrivano a casa, ad accoglierli c'è Anne, la moglie di Walt, e Hunter che ha otto anni e vive con gli zii. Travis, sulle macerie della sua vita, comincia un’opera di ricostruzione. Poco importano le sorprese che incontrerà, vuole ricominciare a parlare con la vita e riabilitarsi agli occhi della sua amata Jane e di suo figlio, lasciandosi dietro i fantasmi di Paris Texas, un piccolo desolato terreno, che ha comprato, in fondo, solo per amore.

Con Harry Dean Stanton Dean Stockwell Socorro Valdez Bernhard Wicki Nastassja Kinski John Lurie

Produzione: Germania , 1984 , 150min.

Paris, Texas - 1984 Trailer italiano

L'incontro tra Wim Wenders e Sam Shepard, sceneggiatore e attore, permette al regista di trovare l'occasione per confrontarsi con due elementi per lui importanti. Da un lato gli offre l'occasione per girare un film negli Usa libero dalle pressioni che gli erano state imposte per Hammett e dall'altro gli consente un'ulteriore esplorazione della tematica del viaggio inteso come ricerca di se stessi. L'on the road americano viene riletto, e in qualche misura superato, fin dalla prima inquadratura (da antologia del cinema d'autore) in cui veniamo a conoscere il protagonista come un uomo che percorre quasi senza una meta precisa una distesa sassosa e arida. Lo stesso titolo accosta e al contempo separa con una virgola il nome di una grande capitale europea (individuato in una cittadina degli States in cui Travis ha acquistato un terreno per corrispondenza) e uno degli stati con cui il cinema ha identificato gli Usa: il Texas.

Wenders compie poi un ulteriore passaggio che si rivela determinante per la sua concezione di cinema. Come egli stesso ebbe a dichiarare: "Tutti i miei film precedenti, in realtà non credevano nella storia, nella trama: si basavano esclusivamente sui personaggi e sulle varie situazioni in cui essi si venivano a trovare (...) Questa volta, nonostante il finale sia completamente 'aperto', la trama ha una direzione precisa sin dal primo momento".

Wenders racconta una storia di amori (paterno, filiale, coniugale) con tutte le loro difficoltà, con dei vetri a separare gli individui ma anche con un forte desiderio di ritrovarsi. Per poi magari riprendere un percorso interiore a cui gli altri non hanno accesso. La fotografia di Robby Müller e la chitarra tormentata di Ry Cooder contribuiscono in modo determinante alla riuscita del film che vinse la Palma d'Oro a Cannes.