
Balletto del Bolshoi
Lo schiaccianoci
Autore:
Pyotr Tchaikovsky
Coreografia:
Yuri Grigorovich
Libretto:
Yuri Grigorovich
Direttore d'orchestra:
Pavel Klinichev
Scenografia:
Simon Virsaladze
Solisti: Solisti del Bolshoi il Corpo di Ballo del Bolshoi
Basato sulla storia di Ernst Theodor Amadeus Hoffman, Lo Schiaccianoci è uno dei più celebri balletti al mondo. Sulle bellissime musiche di Tchaïkovski, con scenografie e costumi straordinari, vengono ballati i temi universali ed intramontabili dell’amore, del potere e della lotta del bene contro il male. Da quando Yuri Grigorovitch realizzò la versione coreografica per il Bolshoi, regalando alla storia del teatro un balletto romantico, sognante e profondo, lo spettacolo, con la propria magia, continua a sedurre grandi e bambini.
Durata: 140min.
Amore, sogno e fantasia sono i temi portanti di uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Una favola a lieto fine in cui l’atmosfera è colorata dalla soavità e dalla magia delle feste natalizie. Un balletto ricco di colori, sfumature di rara bellezza poetica, dolciumi, soldatini, il trionfo dell’albero di natale, i fiocchi di neve e i fiori, le marionette, i prodigi, il sogno del principe azzurro, la tenerezza della fatina, gli eleganti costumi e le suggestive scene per lasciarsi trasportare in un mondo sorprendente di forte espressività e ispirazione.
Con i primi ballerini del Bolshoi Ballet, la favola di Hoffmann messa in scena dal più importante coreografo russo, Yuri Grigorovich, trascinerà grandi e piccini in un mondo magico e incantato.




La trama, nel primo atto, si dipana dalla serata della vigilia natalizia in cui presso la casa del borgomastro di Norimberga, Clara e Fritz, i suoi due figli, stanno addobbando il grande albero. Giungono gli invitati: alcuni giovani amici dei due bambini e i loro genitori. Arriva anche Drosselmeyer, un bizzarro elemento, portando con sé doni per tutti. A Clara riserva un regalo molto speciale: uno Schiaccianoci a forma di soldatino che il fratello Fritz, invidioso, strappa dalle mani della sorella e getta per terra rompendolo. Drosselmeyer con molta tenerezza lo aggiusta riportando il sorriso sul volto di Clara mentre i bambini riprendono i giochi e la baldoria. La serata si conclude con la festosa danza del nonno e gli ospiti se ne vanno. Una volta a letto, Clara si addormenta abbracciando il suo Schiaccianoci e inizia un fantastico sogno. La sua stanza comincia a crescere, l’albero natalizio diventa gigantesco, i giocattoli crescono a dismisura e si animano mentre un gruppo di cattivi topi invadono la stanza inseguendo Clara. Lo Schiaccianoci rimane al fianco dell’incredula fanciulla e porta con sé un esercito di soldatini che mettono in fuga i ratti. Rimane solo da sconfiggere il re dei topi che lo Schiaccianoci affronta con coraggio e grazie all’intervento di Clara con una pantofola sconfigge il grande e malvagio sovrano dei topi. Come per incanto avviene il prodigio e lo Schiaccianoci si trasforma in un bellissimo Principe invitando Clara ad andare con lui nel castello. La stanza si trasforma in un bosco con i fiocchi di neve che danzano e prende l’avvio il fantastico e fantasioso viaggio.
Nel secondo atto la Fata Confetto accoglie Clara e il Principe, il quale narra della battaglia con i topi. Inizia una grandiosa festa dove prendono parte anche la cioccolata, il tè, il caffè, i pasticcini, le torte, i pulcinella e che si conclude con i fiori danzanti. Infine la Fata Confetto balla con il Principe (mentre in altre versioni con Clara) finché il sogno svanisce e nella stanza tutto ritorna alla normalità.