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Il Nibbio

Un film di Alessandro Tonda

Il Nibbio, il film diretto da Alessandro Tonda, racconta gli ultimi ventotto giorni di vita di Nicola Calipari (Claudio Santamaria), alto dirigente del SISMI (Servizio per le informazioni e la sicurezza militare), prima del tragico evento del 4 marzo 2005, in cui sacrificò la propria vita per mettere in salvo la giornalista Giuliana Sgrena (Sonia Bergamasco), rapita in Iraq da una cellula terroristica.
Il film esplora non solo il lato professionale di Calipari - un uomo di straordinaria dedizione, esperto di intelligence e negoziazione - ma anche la sua dimensione privata. Il racconto si snoda tra Roma e Baghdad, mostrando le difficili trattative con i sequestratori, le tensioni diplomatiche e il pericolo costante che caratterizzava l'intera operazione di recupero.
Quando finalmente riesce a concludere la missione e a liberare la giornalista, il viaggio di rientro si trasforma in una tragedia. Durante il tragitto verso l'aeroporto di Baghdad, l’auto su cui viaggiano viene colpita da colpi di arma da fuoco sparati da soldati americani a un posto di blocco. Calipari si getta eroicamente su Giuliana Sgrena, proteggendola con il proprio corpo e rimanendo ucciso.
Un eroe silenzioso, Calipari ha dedicato la sua carriera a proteggere vite e preservare la pace. Il mistero del suo omicidio, però, resta ancora senza risposte. Una storia di coraggio, sacrificio e verità mai svelate

Con Claudio Santamaria Sonia Bergamasco Anna Ferzetti Biagio Forestieri Andrea Giannini Beniamino Marcone

Produzione: Italia , 2025 , 109min.

IL NIBBIO | TRAILER UFFICIALE | dal 6 marzo #soloalcinema

Il Nibbio compie un'operazione doverosa nel ricordare un uomo perbene e un professionista rigoroso, scevro da personalismi e presenzialismi, un po' come aveva fatto Michele Placido con Giorgio Ambrosoli in Un eroe borghese.

La regia è del quarantenne Alessandro Tonda, che sa gestire bene le scene d'azione all'interno di un immaginario cinematografico global (il suo esordio al lungometraggio, The Shift, era girato in Belgio e interpretato da un cast internazionale). Tonda mette in scena la vicenda Sgrena come una spy story, virando in toni grigi e seppia e dirigendo gli attori come il cast di un thriller mitteleuropeo. La sceneggiatura di Sandro Petraglia, scritta "a mestiere" su un soggetto suo e di Davide Cosco e Lorenzo Bagnatori, scansa il melodramma e punta alla caratterizzazione di Calipari come un uomo di famiglia e di coscienza, evitando ogni superomismo.

Il risultato è un racconto solido che si segue con facilità, anche se con amarezza, ben sostenuto dalle interpretazioni di Claudio Santamaria nei panni del Nibbio e di Sonia Bergamasco in quelli sgomenti di Giuliana Sgrena. Nota di merito per Anna Ferzetti nel ruolo della moglie di Calipari e soprattutto per Beatrice De Mei che interpreta con naturalezza la figlia 18enne, polemica e affettuosa al punto giusto. I cattivi, in questa rappresentazione, sono gli americani, dei quali si sottolineano l'arroganza e l'inettitudine, e il capo della Croce Rossa, intento a disturbare maldestramente (e dannosamente) la camminata sulle uova di Calipari.

Quel che avrebbe potuto elevare maggiormente Il Nibbio è un maggiore spessore storico-politico: il film ha perso (intenzionalmente) l'opportunità di rendere questa storia non solo un action movie ma anche una metafora del mondo in cui viviamo e delle tensioni che lo attraversano: mancano ad esempio tutte le polemiche suscitate all'epoca sia dalla presenza di Sgrena in Iraq che dal pagamento del riscatto, così come manca la volontà di approfondire i rapporti di forza fra tutti gli attori in gioco.