
Hey Joe
Un film di Claudio Giovannesi
Hey Joe, film diretto da Claudio Giovannesi, racconta la storia di Dean Barry (James Franco), un veterano americano del New Jersey, che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda Guerra Mondiale e che ritorna in Italia, a Napoli, all’inizio degli anni '70, per conoscere suo figlio. Dean vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo, è cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha nessun interesse per il padre americano.
Con James Franco Francesco Di Napoli Giulia Ercolini Aniello Arena Gabriel Riley Hill Antunes Giada Salvi
Produzione: Italia , 2024 , 117min.
Hey Joe è un racconto intriso di nostalgia e tenerezza, una sorta di viaggio nel passato alla ricerca delle occasioni perdute con il passo incespicante e malinconico di una ballata di Tom Waits.
Dean è un uomo solo in cerca di redenzione e trova in Enzo, ma anche nella prostituta Angela soprannominata Bambi che lo ha aiutato a cercarlo, i possibili veicoli per trovarla. Da buon americano, Dean è affetto dalla sindrome del Salvatore nei confronti di questi napoletani poveri che campano di espedienti, ma nei suoi modi non c'è arroganza o condiscendenza, solo una grande e istintiva empatia verso gli ultimi, di cui si sente intimamente di far parte.
La forza di un film semplice e dalla conclusione sospesa sta in vari elementi: la regia di Claudio Giovannesi, che è come sempre fluida e aderisce con gentilezza ai suoi personaggi (la festa di battesimo è un piccolo saggio di abilità registica, senza farlo pesare allo spettatore); la fotografia sensuale di Daniele Ciprì; la sceneggiatura, dello stesso Giovannesi insieme a due rocce solide come Maurizio Braucci e Massimo Gaudioso; il commento musicale, di nuovo dello stesso Giovannesi insieme ad Andrea Moscianese; le scenografie di Daniele Frabetti e i costumi di Olivia Bellini, che ricreano una Napoli di due epoche diverse in modo magistrale (il nightclub in cui Dean incontra Angela negli anni Settanta è particolarmente suggestivo).



