Falcon Lake
Un film di Charlotte Le Bon
Falcon Lake, film diretto da Charlotte Le Bon, vede due giovani, Bastien e Chloé (Joseph Engel e Sara Montpetit), intenti a trascorrere le vacanze estive ognuno con la propria famiglia presso il lago Quebec. Le due famiglie alloggiano in un baita, che secondo una leggenda sarebbe infestata dai fantasmi.
Nonostante la differenza di età, i due ragazzi legano molto fra loro. Per Bastien quell'amicizia, però, è qualcosa di più e, sebbene Chloé sia di qualche anno più grande, lui è pronto a superare ogni timore pur di arrivare al suo cuore. È così che la vacanza si trasforma per Bastien in un momento cruciale della sua vita adulta.
Con Monia Chokri Joseph Engel Karine Gonthier-Hyndman Sara Montpetit Arthur Igual
Produzione: Francia , 2022 , 93min.
Storia d'amore e di fantasmi per Charlotte Le Bon che debutta magnificamente alla regia e adatta liberamente la graphic novel di Bastien Vivès, "Una sorella".
Ficcato in un angolo remoto del Québec, Falcon Lake è un romanzo di formazione singolare che passa tutto per il corpo dei suoi protagonisti e per un décor magico e disorientante. Un film che lascia tutto lo spazio a Bastien, che sta entrando nell'adolescenza, e a Chloé, che sta per lasciarla. A bordo del lago, che Bastien osserva dal pontile e Chloé sperimenta nelle sue profondità limacciose e minacciose, Le Bon avvia una storia di iniziazione sentimentale e sessuale che flirta disinvolta con l'horror. Perché il suo film è ossessionato da un fantasma, una leggenda che la protagonista ama raccontare per turbare chi l'ascolta e perturbare le acque placide di una pigra estate al lago.
Attratta dalla morte, che mette in scena facendosi fotografare come natura morta, è convinta che il fantasma di un bambino annegato anni prima nello stesso lago infesti quei luoghi. I suoi racconti neri persuadono progressivamente Bastien che vuole compiacerla, che vuole meritarla. L'autrice traduce mirabilmente quelle incursioni del fantastico dentro un paesaggio bucolico bagnato dal sole. Le 'apparizioni' della ragazza, coperta per gioco da un lenzuolo bianco, rispondono ai codici del gotico: una silhouette 'tagliata' da un bagliore di luna, un'inquadratura di spalle, un dettaglio dei suoi lunghi capelli liberi nel vento come uno spettro che fluttua o il suo corpo inerme (e in posa plastica) nel mezzo di una strada sterrata. Immagini che sorprendono e che detonano il film mentre scivola progressivamente verso una vera storia di fantasmi.
Del resto il coming of age porta con sé una parte orrorifica, come l'estate cova la melanconia crescente di quello che è stato e ne assume la qualità mortifera tanto profonda quanto ammaliante. Joseph Engel, già miracoloso per Louis Garrel (L'uomo fedele e La crociata), e Sara Montpetit incarnano gli adolescenti di un racconto vibrante in cui i genitori non sono che figuranti, la relazione di complicità che tessono Chloé e Bastien non li riguarda. Le Bon filma con delicatezza quel primo amore e le sue scaramucce, le sue inibizioni e le sue risate fino a offrire al suo "teen movie" insolito e poetico qualche cosa di greve e di misterioso. Un'oscurità che raramente avvolge il genere.