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Tromperie - Inganno

Un film di Arnaud Desplechin

Tromperie - Inganno, film diretto da Arnaud Desplechin, è ambientato nella Londra del 1987 e racconta la storia di Philip (Denis Podalydès), scrittore americano di una certa fama che vive nella City insieme a sua moglie. Philip riesce a ogni modo a incontrarsi costantemente con la sua amante (Léa Seydoux) al solito posto, nel suo studio, perfetto come nido d'amore soprattutto perché lontani da occhi indiscreti.
Durante i loro incontri, i due si comportano come una coppia qualsiasi, passando da momenti passionali ad altri più litigiosi e discutendo di ogni cosa: dalle donne al sesso, dalla fedeltà reciproca fino all'antisemitismo, dalla letteratura alla morte.
Eppure, ci sono altre donne nella vita di Philip: le sue ex amanti, con cui l'uomo si intrattiene a discutere per avere materiale su cui scrivere il suo prossimo romanzo. Quando, però, sua moglie lo accusa di avere una relazione extraconiugale, Philip si difende dicendole che le donne che compaiono nei suoi scritti sono puro frutto della sua fantasia, facendo leva sulla sua creatività.

Con Denis Podalydès Léa Seydoux Emmanuelle Devos Anouk Grinberg Madalina Constantin

Produzione: Francia , 2021 , 105min.

TROMPERIE (INGANNO) | TRAILER UFFICIALE (SUB ITA) del film con LEA SEYDOUX

Tromperie è un film fervente che crede fermamente nel potere della finzione, della letteratura e del cinema, di tenerci in vita. Senza creazione non c'è desiderio e viceversa.

E tutto il desiderio arriva dal romanzo omonimo di Philip Roth che Arnaud Desplechin ha pensato di adattare per anni, senza trovare mai l'occasione e la maniera. Racconto 'da camera', il confinamento imposto diventa un'opportunità e trova la formula del suo processo alchemico, producendo un oggetto strano, un artificio che rimanda al teatro e dimora nello studio di Philip. L'essenziale dell'intrigo si svolge in quello spazio intimo, alcova sentimentale, gabinetto terapeutico e crogiolo di creazione in azione che vira l'adulterio in confessione e capitoli e avventura il film in un parco o a New York verso altri personaggi, altre donne, quelle che hanno contato nella vita di Philip.

Alla maniera di un tourbillon ludico ed esistenziale, la macchina da presa gira intorno a loro e alle loro parole che sorgono e colano come acqua chiara, acqua viva e galvanizzante. Perché Tromperie non è una provocazione e nemmeno una difesa, è piuttosto una rivendicazione, quella del diritto del creatore a creare. Desplechin racconta Philip Roth e la sua relazione con le donne nella vita e nei suoi libri. Per anni sono stati gettati fiumi di inchiostro e di bile sullo scrittore americano e sulla sua presunta misoginia, nemmeno la sua biografia è stata risparmiata, finendo al macero con il suo autore, Blake Bailey, accusato di tante molestie e di troppa clemenza nei confronti di Roth.

Desplechin tiene un profilo basso e firma un film emozionante il cui vero soggetto, appena nascosto e appena ostentato, è l'apprensione dell'età, la paura della malattia e il terrore della morte. E poi c'è il sesso, certo, la piccola morte che permette al protagonista di dimenticare quella grande, quella prossima. Come ogni altra opera di Desplechin, Tromperie è un film di fantasmi, i fantasmi delle donne amate come quello di Philip Roth, "uscito di scena" nel 2018.