Maria
Un film di Pablo Larraín
Dopo Jackie (2016) e Spencer (2021), il regista cileno Pablo Larrain si cimenta in un altro biopic al femminile, questa volta incentrato sulla figura di Maria Callas, la più celebre cantante lirica del Novecento. La sceneggiatura del film è firmata da Steven Knight, autore di Spencer, La promessa dell’assassino (2007) e la serie Peaky Blinders (2013-2022). Le riprese hanno avuto luogo nel 2023 tra Budapest, Parigi, Milano (Teatro della Scala) e Atene. Ad interpretare la divina Callas è Angelina Jolie, che per prepararsi al film ha studiato canto per ben sette mesi; i costumi da lei indossati sulla scena sono gli abiti originali indossati da Maria Callas e provengono dall'archivio storico del costumista Massimo Cantini Parrini. Ad affiancare Angelina Jolie sul set ci sono diversi attori italiani, tra cui Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Valeria Golino, rispettivamente l’autista, la cameriera e la sorella della Callas. Il film è Apartment Pictures, Fabula Pictures, Fremantle Media Company e Komplizen Film ed è distribuito in Italia da 01Distribution. Maria è stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2024, il sesto film presentato da Pablo Larraín alla biennale dopo Post mortem, Jackie, Ema, Spencer e El Conde.
Con Angelina Jolie Pierfrancesco Favino Alba Rohrwacher Kodi Smit-McPhee Valeria Golino
Produzione: Germania USA , 2024 , 124min.
Chissà se quella di Pablo Larraín ha sempre voluto essere una trilogia, o se i suoi ritratti di icone femminili del ventesimo secolo - colte sul precipizio della tragedia in una perenne lotta tra identità e aspettative esterne - si sono semplicemente affastellati uno sull'altro come dei bellissimi misteri insolubili.
Fatto sta che, dopo aver visitato Jacqueline Kennedy nei drammatici momenti successivi all'assassinio del presidente suo marito, e Diana Spencer prigioniera in una casa degli orrori reali, il regista cileno aggiunge un'artista al gruppo narrando con eleganza e riserbo degli ultimi giorni di una Maria Callas brillantemente interpretata da Angelina Jolie.
Proprio la diva americana sembra quasi risolvere - nei panni di un'icona globale come la più celebre delle cantanti liriche - il grande equivoco della sua carriera, lei stessa troppo icona per essere anche attrice, condannata da un magnetismo regale a trovarsi in perpetuo eccesso dei personaggi "normali".
Con una vita alle spalle e un successo già incastonato nella storia, Maria Callas è in quell'ultima settimana parigina un puro simbolo, che chiude gli occhi e vede il teatro, che va al ristorante per essere ammirata ma torna a casa per sentirsi amata dai suoi due protettori (Favino e Rohrwacher, di delizioso supporto). Jolie ne prende le redini con agio, canta in un'unione di voci e come tema principale sceglie la ricerca di controllo: della sua legacy come della sua privacy, delle sue emozioni e delle sue fragilità; soprattutto, del suo gran finale.