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Love

Un film di Dag Johan Haugerud

Love, il film diretto da Dag Johan Haugerud, vede protagonisti Marianne (Andrea Bræin Hovig), un medico pragmatico e Tor (Tayo Cittadella Jacobsen), un infermiere compassionevole. Lavorano nello stesso ospedale di Oslo e, col tempo, hanno sviluppato una sincera amicizia, fatta di confidenze su relazioni amorose e sessuali. Entrambi rifiutano i legami tradizionali: Marianne si concede appuntamenti al buio senza troppe aspettative, mentre Tor passa le sue notti sul traghetto che attraversa il fiordo di Oslo, in cerca di incontri occasionali con uomini di passaggio.
Una sera, dopo un appuntamento che non ha avuto l'esito sperato, Marianne incontra Tor sul traghetto. Lui le racconta la sua visione delle relazioni: un amore libero, non vincolato da regole sociali, basato sull'intimità spontanea piuttosto che sulla stabilità. Marianne, inizialmente scettica, si lascia affascinare dalle sue idee, iniziando a mettere in discussione le proprie convinzioni e i condizionamenti imposti dalla società.
In quel viaggio notturno, la loto conversazione diventa un punto di svolta, spingendo entrambi a interrogarsi su ciò che realmente cercano in una relazione.

Con Tayo Cittadella Jacobsen Andrea Bræin Hovig Lars Jacob Holm Thomas Gullestad Marte Engebrigtsen

Produzione: Norvegia , 2024 , 119min.

Love I Trailer ufficiale HD

Tor, un infermiere alla ricerca di incontri fugaci, e Marianne, una dottoressa con una visione non convenzionale dell'amore, sono i protagonisti di un'esplorazione profonda e senza filtri delle relazioni umane. Dag Johan Haugerud, con il suo ultimo film, conclude una trilogia dedicata alle diverse sfaccettature dell'amore, offrendo uno sguardo intimo e riflessivo sulle dinamiche affettive contemporanee.

Il film, che si apre con una diagnosi di tumore alla prostata, ribalta le aspettative, conducendoci in un contesto ospedaliero dove le vite dei protagonisti si intrecciano. Tor, attento osservatore delle sfumature psicologiche dei pazienti, e Marianne, medico coscienzioso, instaurano un rapporto di collaborazione che si estende oltre l'ambito professionale.

Hauguerud ci mostra le loro vite al di fuori dell'ospedale, rivelando le loro diverse concezioni dell'amore. Tor cerca appagamento in incontri occasionali, mentre Marianne non vede contraddizioni tra una relazione duratura e un'avventura passeggera. La sua amica, impegnata nell'organizzazione delle celebrazioni del centenario di Oslo, rappresenta un punto di vista più tradizionale, mettendo in discussione le scelte di Marianne.

La regia di Hauguerud si concentra sui dialoghi, offrendo ai personaggi lo spazio per esprimere le proprie riflessioni sull'amore. Il film esplora la ricerca di un significato personale in un sentimento che sfugge a definizioni rigide. La presenza di una bambina, divisa tra genitori divorziati, aggiunge un ulteriore livello di complessità, evidenziando le responsabilità degli adulti nei confronti dei più piccoli.

Il film affronta anche il tema del divario tra città e provincia, mostrando come le diverse esperienze di vita influenzino le relazioni interpersonali. Hauguerud ci invita a riflettere sulla complessità dell'amore, un sentimento che si manifesta in molteplici forme e che non può essere racchiuso in schemi predefiniti.