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Le Assaggiatrici

Un film di Silvio Soldini

Le Assaggiatrici, film diretto da Silvio Soldini, è ambientato nell'autunno del 1943 e racconta la storia di Rosa, una ragazza in fuga da Berlino, dopo che la città è stata colpita dai bombardamenti degli Alleati. La giovane riesce a raggiungere un paesino isolato nei pressi del confine orientale, dove vivono i suoceri. Suo marito, che sta combattendo al fronte, le ha consigliato, infatti, di rifugiarsi lì in attesa della fine del conflitto e del suo ritorno a casa. Rosa, però, scoprirà che il villaggio, in apparenza tranquillo, nasconde un segreto: nella foresta confinante si trova il quartier generale di Hitler.
Il Führer non si fida neppure delle persone a lui più vicine e teme che possano avvelenarlo, motivo per cui una mattina fa prelevare dal villaggio un gruppo di ragazze, tra cui Rosa. Le giovani vengono condotte nel quartier generale per svolgere il compito di assaggiatrici dei cibi che dovrà poi mangiare Hitler. Tra i morsi della fame e il timore di morire, le assaggiatrici stringeranno alleanze, patti segreti e amicizie. Nonostante Rosa faccia inizialmente fatica a farsi accettare, riesce a superare la diffidenza, ma accade qualcosa di inaspettato che la farà sentire una traditrice: si innamora di un ufficiale delle SS. Forse non è neppure amore, ma un forte bisogno di sentirsi viva...

Con Elisa Schlott Max Riemelt Alma Hasun Esther Gemsch Jurgen Wink Emma Falck

Produzione: Italia , 2025 , 123min.

LE ASSAGGIATRICI - Trailer ufficiale - Dal 27 marzo al cinema

"Le assaggiatrici": uno sguardo intimo sulla violenza e la resilienza femminile

Silvio Soldini, noto per la sua sensibilità nel ritrarre l'universo femminile, firma con "Le assaggiatrici" un film potente e commovente, ispirato all'omonimo romanzo di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello nel 2018. Il film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, racconta la storia di Rosa Sauer e di altre sei donne costrette ad assaggiare il cibo destinato ad Adolf Hitler, per scongiurare il rischio di avvelenamento.

Soldini, al suo primo film in costume, conferma la sua capacità di innovare pur mantenendo il suo stile distintivo. La sua regia, attenta e partecipe, accompagna le protagoniste in un percorso di sopravvivenza in cui si intrecciano solidarietà e rivalità, speranza e disperazione. Il film esplora la violenza subita dalle donne, sia fisica che psicologica, in un contesto storico di estrema precarietà.

Un'originale prospettiva sulla Seconda Guerra Mondiale

"Le assaggiatrici" offre una prospettiva originale sulla Seconda Guerra Mondiale, concentrandosi sulle figure femminili e sul loro ruolo in un contesto di potere maschile. Il film non si limita a raccontare la storia di un gruppo di donne costrette a rischiare la vita, ma esplora anche le dinamiche di potere e le relazioni interpersonali che si sviluppano in un ambiente di costante pericolo.

Un film che merita di essere visto

"Le assaggiatrici" è un film che merita di essere visto per la sua capacità di raccontare una storia di dolore e resilienza con sensibilità e profondità. Soldini dimostra ancora una volta di essere un autore capace di affrontare temi difficili con uno sguardo originale e coinvolgente.

Punti di forza del film:

  • La regia di Silvio Soldini, attenta e partecipe.
  • Le intense interpretazioni delle attrici protagoniste.
  • La sceneggiatura, che esplora le dinamiche di potere e le relazioni interpersonali con profondità.
  • L'originale prospettiva sulla Seconda Guerra Mondiale, che si concentra sulle figure femminili.

In sintesi:

"Le assaggiatrici" è un film potente e commovente che offre uno sguardo intimo sulla violenza e la resilienza femminile in un contesto storico di estrema precarietà.