La folle vita
Un film di Raphaël Balboni Ann Sirot
La folle vita, film diretto da Raphaël Balboni e Ann Sirot, racconta la storia di una coppia sulla trentina, formata da Alex e Noémie (Jean Le Peltier e Lucie Debay), che vorrebbe tanto avere un figlio. I loro futuri piani, però, vanno in frantumi quando Suzanne (Jo Deseure), madre di Alex, inizia a soffrire di demenza semantica, una malattia neuro-degenerativa che altera il suo comportamento.
Questo disturbo porta la donna a spendere senza limiti, fare visite di notte ai vicini per mangiare un toast e addirittura creare una patente falsa. In poche parole l'adulta Suzanne inizia a comportarsi proprio come una bambina. In questa situazione alquanto delicata, Alex e Noémie si chiedono di sia davvero il caso di avere un figlio, avendo già una bambina a cui badare...
Con Jo Deseure Jean Le Peltier Lucie Debay Gilles Remiche Vincent Lecuyer Joëlle Franco
Produzione: Belgio , 2020 , 87min.
Rielaborando un'esperienza personale, la coppia di registi belgi usa la malattia come occasione di crescita e rielaborazione delle proprie convinzioni. «La cosa più importante non è ciò che accade», dicono, «ma ciò che impariamo da ciò che accade».
La demenza semantica, un disordine neuropsicologico che colpisce soprattutto la capacità delle persone di comprendere le parole e riconoscere il significato delle azioni altrui, trasforma l'ammalato in una mina vagante. Suzanne, la protagonista di La folle vita, benestante e piena di vita (a interpretarla è Jo Deseure, premiata nel 2022 con un Magritte, l'Oscar belga, come del resto il film, la regia, la sceneggiatura e gli interpreti maschili Jean Le Peltier e Gilles Remiche), nel giro di pochi giorni perde inibizioni e vergogne e comincia a comportarsi in maniera imprevedibile (parcheggia negli spazi per i disabili, si costruisce una patente con carta e colla, parla a sproposito nei luoghi pubblici, urla e si spoglia...), prima preoccupando figlio e nuora per il suo stato mentale, poi causando loro soprattutto imbarazzo.
Considerando che il film è raccontato soprattutto dal punto di vista della giovane coppia trentenne (salvo i colloqui frontali usati come intermezzi alla maniera di Harry ti presento Sally), la vera questione di La folle vita diventa: cosa siamo disposti a perdere delle nostre certezze e delle nostre inibizioni di fronte all'incedere dell'imprevisto?
La commedia di Ann Sirot e Raphaël Balboni insiste sulla rottura degli equilibri che tengono insieme la coppia formata da Alex e Noémie, inizialmente affiancati nella battaglia contro la malattia, poi sempre più distanti: lui (Le Peltier) per curare la madre sacrifica ogni cosa, tempo, energie, felicità, non capendo che in realtà la "nuova Suzanne" richiede al contrario vitalità, rumore, sconvolgimento (e funziona bene, in questo senso, il rapporto con il badante interpretato da Remiche); lei (Lucie Debay), di contro, disponibile e dolce, un po' alla volta si stanca della nuova routine e affonda sempre più...