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Io e il secco

Un film di Gianluca Santoni

Io e il Secco, il film diretto da Gianluca Santoni, racconta la storia di Denni (Francesco Lombardo), un bambino di dieci anni molto legato alla madre Maria (Barbara Ronchi).
Denni è stanco di vedere la donna maltrattata da suo padre e per fermare questa violenza decide di assumere un killer, anzi un super-killer, per ucciderlo. Il criminale ingaggiato dal ragazzino è il Secco (Andrea Lattanzi), un delinquente sprovveduto che non ha mai ucciso nessuno e non ha intenzione di iniziare adesso.
L’uomo ha solo un disperato bisogno di soldi e progetta così di avvicinare il padre di Danni solo con lo scopo di derubarlo. Inizia così un’avventura strampalata e un’amicizia improbabile che aiuterà i due a capire meglio il valore dei rapporti tra padri e figli.

Con Andrea Lattanzi Francesco Lombardo Barbara Ronchi Andrea Sartoretti Swamy Rotolo

Produzione: Italia , 2023 , 99min.

Io e il Secco è l'opera prima di Gianluca Santoni basata su un soggetto (vincitore del Premio Solinas) e una sceneggiatura scritti con Michela Straniero.

L'originalità della storia, che racconta la violenza domestica ad altezza di bambino, ha attirato al progetto professionalità consolidate come Damjan Radovanovic alla direzione della fotografia e Desideria Rayner al montaggio, oltre a Barbara Ronchi e Andrea Sartoretti nei ruoli dei genitori di Denni, e Swamy Rotolo, fresca del David di Donatello per A Chiara, in quello minore ma importante di Marta.

Tuttavia il film appartiene alle interpretazioni del piccolo Francesco Lombardo e del gigantesco Andrea Lattanzi, rispettivamente Denni e il Secco, nonché alla chimica che si è visibilmente instaurata fra loro, e che riesce a farci superare anche alcune fragilità della trama e del casting, ad esempio l'assenza totale di supervisione adulta nei confronti di un minore che sembra circolare indisturbato anche nelle zone più malfamate del luogo dove abita, o il mix poco plausibile degli accenti regionali.

Per contro molti dettagli in sceneggiatura sono ben seminati e ben raccolti, e i dialoghi appaiono naturali e non scontati, complice probabilmente qualche improvvisazione di Lattanzi che sembra essersi calato con molto gusto nel ruolo del Secco, facendosi carico anche dell'inesperienza di Lombardo, che è comunque compensata da una gravitas davvero notevole per un giovanissimo interprete.