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Emilia Perez

Un film di Jacques Audiard.

Emilia Perez, film diretto da Jacques Audiard, è ambientato nel Messico odierno, dove vive ed esercita l'avvocato Rita. Un giorno la legale riceve un'offerta completamente inaspettata: aiutare un temuto boss locale, legato al cartello messicano, a ritirarsi dai suoi loschi affari e sparire per sempre. L'uomo vorrebbe sottoporsi a un intervento chirurgico per la riassegnazione del sesso e diventare così la donna che ha sempre voluto essere.
In questo modo non solo eluderà le autorità, ma potrà vivere finalmente la sua vita con il genere a cui è sempre sentito di appartenere.

Con Zoe Saldana Selena Gomez Edgar Ramirez Mark Ivanir Karla Sofía Gascón Adriana Paz

Produzione: Francia , 2024 , 130min.

EMILIA PEREZ Trailer Ufficiale Italiano (2025)

Emilia Pérez è un film a misura di Jacques Audiard: smisurato, enfatico, barocco, imprevedibile.

La prova ulteriore della sua volontà di rinnovarsi con un gesto formale e assertivo mai visto prima. Sulla carta, la breve descrizione di Emilia Pérez lasciava forse un po' perplessi: a Città del Messico un pericoloso narcotrafficante si sogna 'princesa' e assolda un avvocato per una missione costosa e assolutamente sorprendente: trovare un chirurgo discreto che 'corregga' il suo destino. Il proposito è radicale ma più sottile di quanto sembri. E una canzone di apertura dopo, siamo travolti. Perché Emilia Pérez canta, danza, spara, ama, fa a pugni, arringa, abbatte, si batte, risorge e ripara per due ore e dieci senza tempi morti.

È uno spettacolo che si reinventa continuamente, un film pieno e generoso, a fior di pelle, di un'empatia totale, di un humour feroce e un senso consumato del tragico. Le giunture saltano e Jacques Audiard mescola le carte con gli ormoni, raccontando i destini musicali di un temibile boss pentito e del suo alleato avvocato, arenata in un mondo di uomini.

Cambiare sesso dunque ma anche natura perché Manitas diventa Emilia ed Emilia crea, con un gesto finalmente umano, un'associazione di beneficienza per ritrovare i corpi delle vittime che ha massacrato. Il film è attraversato dall'idea che la società possa auspicare un progresso morale smontando tutti i valori associati alla costruzione del maschile. E la questione della mascolinità è sempre al centro del cinema di Audiard, troppe volte definito "virilista".

Eppure la virilità c'entra poco con lui, che si occupa degli uomini quando sono 'al tappeto'. È la crisi maschile che interroga con la questione dell'eredità e della trasmissione, la questione del debito da pagare o da cancellare per concedersi il diritto di avanzare.