L'isola dei cani
Film di Wes Anderson
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Tornando alla tecnica della stop-motion dopo Fantastic Mr. Fox (un altro film sugli animali, guarda un po’), che evidentemente si era molto divertito a realizzare, Wes Anderson punta ancora più in alto e sfrutta all’ennesima potenza la suddetta tecnica. Non solo con trovate e situazioni limite – ad un certo punto nel film vi è un trapianto di reni fatto con pupazzetti e tutto, vi basti sapere questo; ma anche e soprattutto giocando e divertendosi un mondo – lo si percepisce proprio stando seduti al posto dello spettatore – con la regia. Una regia fatta di dettagli, campi lunghi e lunghissimi, carrelli, totali, mezze figure, e tutto ciò che gli poteva venire in mente di sperimentare.
Se Pets – Vita da animali della Illumination aveva rinverdito il genere “amici a quattro zampe” trasportando uomini e cani nell’animazione, è a Frankenweenie di Tim Burton che L’isola dei Cani sembra guardare maggiormente, pur rimanendo con un’identità propria ben definita. La tecnica lì utilizzata era la stessa ed è forse nella sua intrinseca artigianalità che bisogna ricercare il potere che ha sullo spettatore l’analisi delicata, sottile eppure così efficace del rapporto fra l’uomo e il suo miglior amico animale. Al macabro e comicamente sinistro black humour di Burton, Anderson preferisce un gruppo di cani abbandonati, malridotti e – ora che non sono più domestici – disadattati, molto indie, per niente carini e coccolosi, o forse tenerissimi proprio per questo. Un film corale, con un cast di voci stellare, in cui ognuno dei simpatici animali ha una propria personalità ben definita e sviluppata nel corso del racconto.
- Regia: Wes Anderson
- Attori: Bryan Cranston Edward Norton Bill Murray Jeff Goldblum
- Sceneggiatura: Wes Anderson
- Fotografia: Tristan Oliver
- Musiche: Alexandre Desplat
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Paese: USA
- Anno produzione: 2017

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