Appuntamento a Land's End
Un film di Gillies MacKinnon
Appuntamento a Land's End, il film diretto da Gillies MacKinnon, racconta l’incredibile storia di Tom Harper (Timothy Spall), un ex soldato novantenne che ha da poco perso sua moglie Mary (Phyllis Logan).
La coppia ha vissuto per sessant'anni in un piccolo villaggio a Nord Est della Scozia che si chiama John O'Groats. Tom ha promesso alla moglie che un giorno avrebbe intrapreso un lungo viaggio fino a Land's End, luogo dove è nato e punto più a Sud Ovest della Gran Bretagna. È così che un giorno, con un piccolo bagaglio a mano e un abbonamento per i mezzi pubblici, prende un primo autobus in direzione di Land’s End, che si trova a 874 miglia di distanza.
La strada è molto lunga e nel percorso incontra numerose persone che venendo a conoscenza della sua storia, cercano di aiutarlo come possono per proseguire il suo viaggio. Tom diventa una celebrità, in molti lo fotografano e scrivono di lui sui social media.
Questo viaggio straordinario sarà un’occasione unica per l'uomo anziano di scoprire paesaggi meravigliosi entrando in contatto con la profondità dell'animo umano.
Con Timothy Spall Phyllis Logan Natalie Mitson Ben Ewing Patricia Panther Steven Duffy
Produzione: Gran Bretagna , 2021 , 86min.
The Last Bus. Il titolo originale di Appuntamento a Land's End rende in modo più chiara l'imprevedibilità di un road-movie intimo fatto di pause, attese, incontri.
Ma l'immagine che ritorna frequentemente è soprattutto quella di Tom alla fermata dell'autobus. Da lì inizia ogni volta un nuovo spostamento e parte una nuova avventura. Non è un solo unico viaggio quello del protagonista ma sono tanti piccoli frammenti di 'storie di vita', dalla famiglia che lo soccorre e lo ospita, alla determinazione con cui difende una giovane madre col velo o consola una ragazza che sta piangendo.
Sono questi squarci più intimi, a volte più silenziosi, altri più umani, che rendono Appuntamento a Land's End più autentico e vitale e lo mettono a contatto diretto con la vita vera catturando frammenti di realtà. Tra i momenti più intensi, sotto questo punto di vista, ci sono gli sguardi del protagonista fuori dalla finestra mentre la moglie sta facendo l'orto. Nell'ultima inquadratura sul giardino, lei non c'è più. La scomparsa della donna viene mostrata, anzi avvertita, principalmente, attraverso le soggettive di Tom.
Il tono è quello di un film britannico tra gli anni Ottanta e Novanta, che si affida principalmente al paesaggio, a un accenno di sentimento di nostalgia nei confronti del passato e punta sulla performance di Timothy Spall, sul suo sguardo stanco, la camminata affaticata in cui si avverte, al di là della bravura dell'attore, una costruzione un po' troppo rigida del personaggio.
Più spontanea invece la prova di Phyllis Logan nei panni di Mary, perché riesce a mostrare quello che prova Mary anche solo con un primo piano su di lei. Sicuramente è una storia che appassiona proprio per la sua lentezza, non quella magica e ipnotica di Lynch di Una storia vera che invece ha una purezza totale proprio per il modo in cui scarnifica ogni incontro e fa viaggiare solo attraverso gli occhi di Richard Farnsworth.