Anywhere Anytime
Un film di Milad Tangshir
Anywhere Anytime, film diretto da Milad Tangshir, racconta come Issa, un giovane immigrato irregolare di soli 18 anni, riesca a sopravvivere in Italia senza documenti. Dopo aver perso i suo lavoro, grazie a un amico che gli presta la sua identità, inizia a lavorare come rider.
Questo precario equilibrio, però, crolla totalmente quando gli viene rubata la bicicletta, scatenando una serie di eventi drammatici.
Con Ibrahima Sambou Moussa Dicko Diango Success Edemakhiota Max Liotta
Produzione: Italia , 2024 , 85min.
Le luci di città. Dalla notte al giorno e, ancora, la notte. L'ambientazione è quasi sempre in esterno e Torino viene attraversata seguendo gli spostamenti di Issa. A piedi, in bici, ancora a piedi. C'è una sorta di pedinamento zavattiniano nei suoi confronti.
È il giovane protagonista che sembra costruire la propria storia e non viceversa in un cinema fatto di accadimenti che sembrano presi così come sono dalla realtà, senza dare l'impressione di nessun cambiamento se non impercettibile. Il riferimento a Ladri di biciclette è così immediato da apparire anche scontato. Ma più che un omaggio, sembra esserci una corrispondenza privata con quel film. Come Antonio e Bruno nel film di Vittorio De Sica, anche Issa cerca per gran parte di Anywhere Anytime la sua bicicletta rubata.
Milad Tangshir, regista originario di Teheran al suo primo lungometraggio che ha alle spalle anche una carriera come musicista con il gruppo iraniano Ahoora, riprende quella lezione evitando di seguirla scolasticamente ma aggiornandola con una sensibilità moderna, estremamente attuale. La scritta sullo zaino giallo sulle spalle 'anywhere anytime' del titolo, è solo l'illusione di facciata di un cinema che sa mostrare con energia, rabbia, impulsività, la storia di un'integrazione mancata.