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As Bestas

Un film di Rodrigo Sorogoyen

As Bestas, film diretto da Rodrigo Sorogoyen, racconta la storia di una coppia francese di mezza età, Antoine e Olga (Denis Menochet e Marina Foïs), che si trasferisce in un villaggio nel cuore della campagna galiziana. Il loro intento è entrar maggiormente in contatto con la natura, coltivando ortaggi e riabilitando case abbandonate.
La loro presenza e la loro visione idilliaca, però, disturba alquanto la gente del posto, in particolare i loro vicini di casa. La loro casa, infatti, confina con quella di due fratelli: Xan (Luis Zahera), un uomo noto per essere inflessibile, e Lorenzo (Diego Anido), che a causa di un incidente subito in giovane età, ha capacità mentali ridotte. Le ostilità si acuiranno quando Antoine e Olga si opporranno alla realizzazione di un impianto eolico su un appezzamento di terreno nei pressi della loro tenuta, bloccando il progetto. Il loro rifiuto scatenerà non solo l'odio, ma anche la violenza dei loro vicini, in particolare di Xan, che vorrebbe ricavarne abbastanza denaro così da permettere a lui e alla sua famiglia di lasciare la campagna per una vita migliore.

Con Denis Ménochet Marina Foïs Luis Zahera Diego Anido Marie Colomb Luisa Merelas

Produzione: Spagna , 2022 , 137min.

As bestas I Trailer italiano

Rodrigo Sorogoyen si conferma come un regista abilissimo nel dirigere attori che diano corpo e vitalità ai personaggi loro affidati.

Nel vedere As bestas (letteralmente traducibile come "Le bestie") lo spettatore italiano (e non solo) non può non andare con la memoria a Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti. Come in quel film del 2007 abbiamo una coppia che decide di andare a vivere in un paesino suscitando la profonda diffidenza degli autoctoni. In cosa consiste allora la differenza e l'originalità del film di Sorogoyen? Consiste in una serie di elementi che fanno di quest'opera un trattato per immagini su opposte visioni del mondo che si trasformano in una lotta per la sopravvivenza.

A partire dalla diffidenza atavica verso lo 'straniero' che trova in vaghe reminiscenze storiche la motivazione per tenere a distanza e dileggiare 'il francese' che si vuole allontanare al più presto da un contesto che è contraddittoriamente chiuso se non sprangato nei confronti di chi viene da fuori. Contraddittoriamente perché nei confronti dell'installazione delle pale eoliche, che portano con sé il miraggio di un facile arricchimento, questa chiusura non si manifesta ma anzi anche i più alieni da qualsiasi mutamento ne vorrebbero l'immediata approvazione. Che non arriva, con un voto che è determinante, proprio dalla coppia francese che, sulla base di principi di rispetto dell'ambiente, vede quell'intervento come una deturpazione del paesaggio.